Una recente decisione del Consiglio di Stato si segnala non solo per alcune pregevoli e condivisibili precisazioni in materia di giustizia amministrativa e di ricorsi collettivi e cumulativi (ovvero proposti da gruppi di ricorrenti avverso atti diversi) ma anche per avere affrontato funditus il tema della sicurezza dei vaccini e dei diritti di chi nondimeno non intenda sottoporsi alla loro inolucazione. Ancora una volta si afferma, a chiare lettere, che il valore della salute pubblica può incidere sulle posizioni dei singoli senza per questo violare i valori della nostra Costituzione o delle convenzioni europee in una logica solidaristica e preucazionale.

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